Comunicato stampa del 30 luglio 2013
A seguito di numerose segnalazioni, si invitano le imprese della provincia a prestare attenzione a richieste di pagamento e registrazione in elenchi provenienti da organizzazioni che utilizzano denominazioni facilmente confondibili con quella dell'Ente camerale.
Queste organizzazioni offrono proposte di inclusioni in elenchi e iscrizione a portali multiservizi, chiedendo di controllare la dicitura esatta dei dati dell'impresa riportati sul "bollettino di conto corrente postale" e di comunicare eventuali variazioni.
Gli importi annuali richiesti per tali iscrizioni possono variare da € 297,00 a € 309,00 euro ma sono stati segnalati nel passato anche importi superiori a 1.000 euro (es. Registro del Mercato nazionale).
Si sottolinea l'assoluta estraneità dell'Ente camerale a dette comunicazioni di tipo commerciale e si evidenzia che non sussiste alcun vincolo di pagamento a tali richieste tramite bollettino (es. nel fac-simile).
Si ricorda che l'unico importo che le imprese iscritte al Registro Imprese devono versare annualmente alla Camera di Commercio è il diritto annuale e che tale versamento avviene tramite modello F24.
Inoltre, la visibilità dell'impresa, una volta iscritta in Camera di Commercio, è garantita attraverso il portale nazionale delle Camere di Commercio consultabile gratuitamente all'indirizzo www.registroimprese.it
Le imprese sono invitate a prestare particolare attenzione (leggere attentamente il testo dell'offerta in particolare alle scritte riportate in caratteri più piccoli) e a diffidare di tali offerte e richieste di pagamento, verificando tali contatti con i nostri uffici.
In caso di dubbi o perplessità contattare l'Ufficio Relazioni con il Pubblico - URP (tel. 0422.595216 - 363 - 316 fax 0422.595690 e-mail urp@tv.camcom.it)
Una volta accertato che la comunicazione non proviene dall'Ente di piazza Borsa, l'impresa può effettuare una segnalazione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - Antitrust (numero verde 800 166 661 - www.agcm.it) che provvederà ad avviare un'indagine.
L'Autorità ha già segnalato come ingannevoli i messaggi relativi al Registro del Mercato Nazionale, alla Guida per fiere ed espositori, ed con un'ulteriore circolare il caso del Registro italiano in internet, evidenziando che i destinatari delle richieste di pagamento possono presentare formale querela alle Autorità giudiziarie competenti e che la comunicazione ingannevole può rappresentare motivo di invalidità del contratto.
Per l'approfondimento consultare l'apposita sezione del sito camerale.
*** (Notizia pubblicata il 31/07/2013) ***
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