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La nuova direttiva UE su rifiuti tessili ed alimentari

Previste azioni e obiettivi in linea con Green Deal e Piano d'azione dell'UE per l'economia circolare

La Direttiva (UE) 2025/1892 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 settembre 2025, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, introduce obiettivi vincolanti e nuovi obblighi per produttori e operatori di due importanti settori economici di attività, tessile ed alimentare. Gli Stati membri dovranno implementare misure concrete per ridurre gli sprechi entro il 2030.

Si riportano, in estrema sintesi, le principali novità introdotte dalla revisione:

  • Rifiuti alimentari

Viene previsto che gli Stati membri adottino le misure necessarie per conseguire, entro il 31 dicembre 2030, i seguenti due obiettivi:

  1. ridurre la produzione di rifiuti alimentari nella trasformazione e nella fabbricazione del 10%  rispetto alla quantità di rifiuti alimentari prodotta come media annuale tra il 2021 e il 2023;
  2. ridurre la produzione di rifiuti alimentari pro capite, sia nel commercio al dettaglio che in altre forme di distribuzione degli alimenti, nei ristoranti e nei servizi di ristorazione e nei nuclei domestici, del 30 % rispetto alla quantità di rifiuti alimentari prodotta come media annuale tra il 2021 e il 2023.
  • Rifiuti tessili

La nuova Direttiva introduce l'obbligo specifico per i produttori di contribuire alla spesa per la raccolta, la cernita e il riciclo dei rifiuti tessili (abbigliamento, accessori, ecc.).

Gli Stati membri devono provvedere alla regolazione della responsabilità estesa del produttore (EPR) per i prodotti tessili o calzaturieri, immessi sul mercato per la prima volta. E' prevista l'istituzione del Registro dei produttori di prodotti tessili al fine di verificare il rispetto, da parte dei produttori, degli obblighi previsti dalla direttiva. Nella normativa italiana il Decreto del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica 144/2024 definisce le modalità di iscrizione al Registro nazionale produttori da parte dei soggetti sottoposti a regimi di responsabilità estesa.

 

Gli Stati membri saranno tenuti a regolare la raccolta, il carico e lo scarico, il trasporto e lo stoccaggio, ma anche le operazioni che includono la movimentazione dei prodotti tessili usati e di scarto e i successivi processi di cernita e trattamento, in modo tale che dette operazioni siano protette dagli agenti atmosferici avversi e da potenziali fonti di contaminazione.

Infine, i produttori dovranno ripensare la progettazione dei loro prodotti e imballaggi, privilegiando materiali sostenibili e facilmente riciclabili.

 

La direttiva è entrata in vigore il 16 ottobre 2025 e dovrà essere recepita nell'ordinamento nazionale entro il 17 giugno 2027.

*** (Notizia pubblicata il 22/10/2025) ***

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